Dubai Marathon 2017: ritirato Kenenisa Bekele, vince Tamirat Tola in 2h04’11”
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Enorme la campagna stampa che aveva preceduto questa edizione della Dubai Marathon, con l’etiope Kenenisa Bekele che era annunciato a stabilire il nuovo primato del mondi di maratona. In palio una enormità di dollari: 200mila per il vincitore e altri 250mila in caso di nuova prestazione mondiale.
Era stato allestito un “treno” per Bekele di altissimo valore tecnico. Ma si sa, la maratona non è una operazione matematica e l’imprevisto, anche il più banale e inaspettato, si può presentare e compromettere una preparazione durata mesi di fatiche.
Ed è accaduto proprio questo a Kenenisa Bekele. L’etiope, infatti, proprio alla partenza, “inciampato cadendo rovinosamente a terra e venendo risucchiato in pochi secondi dalla massa dei runner amatoriali. Dopo la parziale rimonta, che a questo punto risulta essere stata davvero incredibile, Bekele accuserà problemi alla gamba e dovrà optare per lo stop”. L’etiope si ritira attorno al 22° km quando, già dalla testa della corsa aveva 1’30’’ di ritardo.
Per il resto la gara la fanno in due, il keniano Amos Kipruto (ingaggiato come lepre fino al 30° km) e Tamirat Tola, dimostrando di tenere fede alle aspettative della gara, dal momento che, passano al 30 km 1h27’40”, con una possibile proiezione conclusiva poco sopra alle 2h03′. Kipruto, come da accordi, si ferma e l’etiope
Tola rimane da solo in testa, controlla la gara, il suo ritmo cala ma vince in un 2h04’11’’, nuovo record della corsa.
Alle sue spalle si piazzano, con netto ritardo, Mule Wasihun (2h06’46”), su Sisay Lemma (2h08’04”).
Nella prova femminile, dove si aspettava un crono poco sotto le 2h20’, nessuna sorpresa, con la vittoria dell’etiope Worknesh Degefa in 2h22’36” davanti a Shure Demise (2h22’57”) Yebrgual Melese (2h23’13”).