Torino City Marathon: vince l’etiope Amogne, tra le donne bis della keniana Murkomen
TORINO – Applausi. Prima di tutto per i più di 6000 runner che stamattina, domenica 5 novembre, hanno corso la Torino City Marathon nelle sue tre distanze: i 42,195 km della maratona, i 21,097 km della Torino City Half Marathon e i 7 km della Torino City Run.
Applausi anche per gli organizzatori, che con impegno costante, supportati dalle autorità locali, in primis la Regione Piemonte, la Città di Torino e i Comuni della Città Metropolitana di Beinasco, Nichelino e Moncalieri, hanno ridato lustro a un evento che negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale. Il serpentone colorato e infinito degli atleti, aperto dalla Jeep® Grand Cherokee 4xe, ha riconsegnato a Torino una maratona all’altezza delle tradizioni e in grado di imporsi nuovamente nel panorama internazionale. Più di 6mila runner, 25 i Paesi rappresentati: 3000 in maratona e mezza maratona e oltre 3100 per la stracittadina: numeri importanti, numeri che «premiano un lavoro che ci vede in campo dodici mesi l’anno per poter offrire ai partecipanti sempre il meglio – ha dichiarato Luca Vergnano del Comitato Organizzatore –. Torino in questi giorni è bellissima, è piena di turisti, si respira un’aria particolare. E sportivamente parlando correre in questa città è un privilegio, un viaggio tra storia, arte e natura. Il percorso? Estremamente pianeggiante, perfetto per migliorare il proprio tempo sulla distanza». «Ringrazio la città, gli organizzatori, i partecipanti, le centinaia di volontari e tutti coloro che hanno permesso la riuscita di questo evento – ha commentato Domenico Carretta, Assessore allo Sport della Città di Torino –. Mi hanno fatto presente che in questi giorni Torino, con maratona, CioccolaTò e Artissima è fin troppo piena di eventi. Ma ben venga tutto questo! Dopo gli anni che abbiamo vissuto, questa è un’atmosfera bellissima.» Come da pronostici, la Torino City Marathon ha parlato una lingua internazionale. Sul gradino più alto del podio sono saliti l’etiope Sendeku Alelgn Amogne, che ha tagliato il traguardo sotto le 2:10’, precisamente in 2:09’46”, e la keniana Dorine Jerop Murkomen, che ha così bissato il successo dello scorso anno, in 2:31’30”. Subito giù dal podio e primo italiano il campione di corsa in montagna Cesare Maestri (Atletica Valle Bergamasche Leffe): per lui un ottimo esordio sulla distanza chiuso in 2:14’00”. Nella Torino City Half Marathon i più veloci sono stati Ayyoub El Bir (Atletica Biotekna), che con 1:05’37” ha stabilito il suo nuovo primato personale, e Jessica Peyracchia (A.S.D. Podistica Valle Vairata) in 1:17’16”. MARATONA: LA GARA – Al maschile la sfida è stata aperta fino agli ultimi chilometri. Vittoria e podio si sono decisi al 35° km, quando Sendeku Alelgn Amogne si è staccato dai keniani portacolori del Run2gether Joel Kipkenei Melly e Timothy Kosgei Kipchumba. Nulla è cambiato fino a sotto il traguardo di piazza Castello, dove l’etiope si è aggiudicato la gara in 2:09’46”. Melly, secondo, ha chiuso in 2:10’59”, Kipchumba, terzo, in 2:12’50”. Il primo italiano in classifica è stato l’esordiente in maratona Davide Maestri, quarto assoluto in 2:14’00”. Quinto il primo atleta piemontese, Marco Mazzon (2:25’50”), del Torino Road Runner, società co-organizzatrice con Team Marathon. MARATONA: LE DICHIARAZIONI DEI VINCITORI – Sendeku Alelgn Amogne (Etiopa, 1° assoluto): «Temperatura e percorso sono stati perfetti. Do il meglio sui tracciati pianeggianti, ho cercato di controllare e di stare incollato ai primi, non stavo benissimo: dai primi chilometri fino al 35° km mi sanguinava il naso – mi capita a volte quando fa un po’ freddo –, poi ha smesso e ho attaccato. Sono felice, era la mia prima volta a Torino. Complimenti, una grande maratona». LA PAROLA A CESARE MAESTRI E… ALLA CORSA IN MONTAGNA – Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe), quarto assoluto e primo italiano, al debutto sulla distanza: «Sono partito molto bene, pur soffrendo un po’ il freddo e la nebbia. Già al 15° km ho iniziato ad accusare male alle gambe, ma ho stretto i denti e sono andato a terminare la mia prima maratona, tra l’altro in 2:14’00”. Sono felice, soprattutto del tempo. Il percorso? Sì, pianeggiante, ma bello tosto! Ora stacco un po’, parto in viaggio di nozze, poi si vedrà. Non ho ancora deciso nulla». DAL NUOTO ALLA MARATONA: MARCO DOLFIN – Parli di Marco Dolfin e la mente va al nuoto, disciplina in cui l’atleta paralimpico si è tolto più di una soddisfazione. Lasciate le piscine per un giorno, si è schierato al via della Torino City Marathon, tagliando il traguardo dopo 2:11’41”: «È la mia prima volta nella 42 km di Torino, è stato emozionante. Ho apprezzato molto i numerosi tratti pianeggianti, ma l’ultimo passaggio con una leggera pendenza e con fondo in pavé mi ha dato filo da torcere. Bene così, comunque». MEZZA MARATONA: LA GARA – È tutto italiano il podio maschile e femminile della Torino City Half Marathon. Ayyoub El Bir (Atletica Biotekna), in 1:05’37”, suo nuovo personale, ha preceduto sulla finish line un altro campione della corsa in montagna Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche Leffe), in 1:06’20”, e Simone Peyracchia (ASD Podistica Valle Vairata), in 1:09’51”. Tra le donne, Gessica Peyracchia (ASD Podistica Valle Vairata), chiudendo la sua gara in 1:17’16”, ha avuto la meglio su Elisa Viora (Torino Road Runners), in 1:24’41”, e Romina Casetta (G.S.R. Ferrero A.S.D.), in 1:24’44”. TORINO CITY RUN: DEVOLUTI 20.000 EURO – Grazie a chi ha voluto esserci e che, con entusiasmo e sorriso, ha corso la Torino City Run, la stracittadina di 7 km, sono stati devoluti alla Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro onlus 20.000 euro. «Una sola parola: grazie! Iniziative così, che sostengono la ricerca, sanno creare un clima speciale all’interno del nostro Istituto, i ricercatori sentono tutto il vostro appoggio. Le risorse sono determinanti per continuare a essere un centro d’eccellenza», sono state le parole di Gianmarco Sala, direttore dalla Fondazione. LA PAROLA A CLELIA ZOLA (FIDAL PIEMONTE) – «A Torino si è tornati a correre, e ad alto livello. Grazie al parterre internazionale e ai numeri in crescita la città si è riappropriata della maratona. E che emozione vedere tutte quelle maglie rosse della Torino City Run colorare e animare la città, un’emozione che si rafforza pensando alla raccolta fondi per la ricerca. Lo sport deve dare l’esempio e oggi è stato fatto. C’è solo un neo in tutto questo: non è possibile che nella stessa domenica in Piemonte si corrano due maratone, a Torino e sul Lago Maggiore. Dobbiamo trovare una soluzione, un’altra sistemazione in calendario per Torino, dobbiamo fare forza comune», ha commentato Clelia Zola, presidentessa della Fidal Piemonte. CORRONO CON LA TORINO CITY MARATHON – Una grande manifestazione si costruisce con un lavoro di squadra. Una squadra che può contare su partner d’eccezione come Jeep (major sponsor); Kappa (sponsor tecnico); Cerba Health Care Italia, DuLac Farmaceutici e Nobis Assicurazioni (sponsor); Gimax, Cemental Prefabbricati, Iren, Taffo Funeral Service, Battaglio, Baladin, Valmora, Borello Supermercati e Monviso (partner). |